Cerca
Close this search box.

Radiologia Interventistica Oncologica: indicazioni e trattamenti più comuni

Radiologia mini invasiva

La radiologia interventistica oncologica rappresenta una delle più innovative frontiere nel trattamento dei tumori e delle metastasi. Questa disciplina, come visto nello scorso articolo, si avvale di tecniche mini-invasive, eseguite sotto guida radiologica, per agire direttamente sulle neoplasie presenti in diversi distretti corporei. Grazie all’uso di immagini ad alta definizione, come la tomografia computerizzata (TC) o l’ecografia, è possibile raggiungere in modo preciso e sicuro il tumore, con un approccio mirato che riduce al minimo il trauma per il paziente.

Oggi, queste procedure offrono soluzioni efficaci per quei pazienti che non possono beneficiare delle terapie oncologiche tradizionali, come la chirurgia o la chemioterapia, a causa di condizioni cliniche complesse o di età avanzata. Di seguito esploreremo le principali applicazioni della radiologia interventistica, con un focus particolare sul trattamento delle metastasi ossee, una delle problematiche più frequenti e debilitanti nel contesto oncologico.

radiologia interventistica mini invasiva

Le applicazioni più comuni della radiologia interventistica

La radiologia interventistica trova applicazione in numerosi distretti corporei, offrendo soluzioni avanzate per il trattamento di tumori primitivi e metastasi. Le tecniche principali includono la termoablazione con radiofrequenzamicroonde o crioablazione, ognuna delle quali viene scelta in base alla localizzazione e alla natura del tumore.

Il trattamento dei tumori polmonari

Metastasi polmonare SN (5x4)adiacente alla parete del torace
Metastasi polmonare SN (5×4)adiacente alla parete del torace.

Il polmone è uno degli organi che più frequentemente può beneficiare delle tecniche di radiologia interventistica. Nel trattamento dei tumori polmonari, si utilizzano principalmente la termoablazione, che può avvenire tramite radiofrequenza o microonde, e la crioablazione, una tecnica che sfrutta il freddo per distruggere le cellule tumorali. La crioablazione, specialmente in questa zona d’interesse, è spesso preferita per la sua capacità di preservare i tessuti sani circostanti e minimizzare i danni collaterali. Lo stesso discorso può essere fatto per quanto riguarda il mediastino.

Il trattamento mini-invasivo dei tumori renali

Metastasi renale dx di 4 cm.
Metastasi renale dx di 4 cm.

tumori renali rappresentano un’altra importante area di intervento. Grazie all’incremento degli esami diagnostici per altre patologie, si rilevano sempre più frequentemente tumori renali asintomatici che in passato sarebbero passati inosservati. In molti casi, invece di ricorrere alla chirurgia tradizionale, è possibile utilizzare la crioablazione per trattare efficacemente queste neoplasie, riducendo così i rischi associati agli interventi maggiori e favorendo un recupero più rapido del paziente.

Interventi su pancreas e surreni

Studio preliminare del pancreas con angio-TC
Studio preliminare del pancreas con angio-TC

Anche il pancreas e i surreni sono oggetto di studio e trattamento mediante tecniche di radiologia interventistica. Sebbene le casistiche siano ancora limitate, i risultati ottenuti finora sono promettenti, soprattutto nel caso del pancreas, un organo tradizionalmente complesso da trattare chirurgicamente a causa della sua posizione e delle sue funzioni delicate.

Metastasi ossee: un focus importante

metastasi osteolitica di L2 con iniziale collasso corpale (freccia rossa)
metastasi osteolitica di L2 con iniziale collasso corpale (freccia rossa)

Uno degli ambiti in cui la radiologia interventistica oncologica ha dimostrato maggior successo è il trattamento delle metastasi ossee. Le metastasi ossee rappresentano una delle complicanze più comuni e debilitanti per i pazienti oncologici, con sintomi che spaziano dal dolore intenso alla fragilità ossea, fino alle fratture patologiche. Queste condizioni riducono significativamente la qualità della vita dei pazienti e spesso non rispondono alle terapie convenzionali, come la radioterapia o la terapia antalgica.

In compenso, le tecniche di ablazione, come la radiofrequenza, le microonde e la crioablazione, offrono una soluzione efficace per distruggere il tessuto tumorale presente nelle ossa. L’obiettivo è quello di ridurre il volume del tumore (debulking tumorale) e alleviare il dolore che ne deriva. Tuttavia, queste tecniche da sole non sono sufficienti a risolvere completamente il problema della fragilità ossea.

Per questo motivo, l’ablazione viene spesso combinata con la cementoplastica, una tecnica che prevede l’inserimento di una sostanza cementizia biocompatibile all’interno della struttura ossea indebolita. In questo modo, è possibile rinforzare l’osso e prevenire o trattare le fratture patologiche. Interventi come la vertebroplastica, la femoroplastica e l’omeroplastica permettono di recuperare la stabilità dell’osso in modo rapido ed efficace.

Non solo. Uno degli aspetti più importanti delle tecniche di radiologia interventistica oncologica applicate alle metastasi ossee è il miglioramento della qualità della vita dei pazienti. Trattandosi spesso di pazienti in stadio avanzato di malattia (quarto stadio), infatti, l’obiettivo primario non è tanto la guarigione, ma il controllo del dolore e il ripristino della funzionalità fisica. Grazie alla rapidità di intervento e alla riduzione del tempo di degenza ospedaliera, i pazienti possono riprendere le loro attività quotidiane in tempi brevi, migliorando il loro stato psicofisico complessivo.

Ecco tutti i vantaggi della radiologia interventistica 

La radiologia interventistica offre numerosi vantaggi rispetto alle terapie tradizionali. Innanzitutto, sono procedure mini-invasive, che riducono il trauma chirurgico e permettono un recupero più rapido. L’intervento viene generalmente eseguito in anestesia locale, con una leggera sedazione cosciente, che consente al paziente di collaborare attivamente durante la procedura. In alcuni casi, come nella crioablazione, il trattamento è completamente indolore e richiede solo anestesia locale.

Un altro vantaggio fondamentale è la riduzione del tempo di degenza ospedaliera: molte di queste procedure possono essere eseguite in regime di day surgery, permettendo al paziente di tornare a casa in giornata o, al massimo, dopo una breve degenza di una o due notti. Questo è particolarmente importante per i pazienti oncologici, che spesso devono sottoporsi a trattamenti e controlli frequenti.

Certo è che la radiologia interventistica oncologica è un campo in continua evoluzione, grazie all’innovazione tecnologica e alla crescente precisione delle tecniche disponibili. Il futuro di questa disciplina promette ulteriori miglioramenti, con tecnologie sempre più avanzate e interventi sempre meno invasivi. L’obiettivo è quello di offrire soluzioni terapeutiche sempre più efficaci, che possano migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici, anche in stadi avanzati di malattia.