La termoablazione a microonde è una tecnica avanzata di distruzione dei tumori che utilizza l’energia elettromagnetica delle microonde. Questa procedura implica l’inserimento di un ago, chiamato antenna, direttamente nel tumore. Una volta posizionata, l’antenna viene collegata a un generatore di microonde che emette onde ad altissima energia, tipicamente a una frequenza di 2450 MHz. Questo sistema è significativamente più potente rispetto ai precedenti dispositivi a radiofrequenza, permettendo una distruzione rapida e precisa del tessuto tumorale.
Quando si utilizzano le microonde?
Le microonde vengono utilizzate in diverse situazioni cliniche, particolarmente quando è necessario trattare tumori solidi in varie parti del corpo. Le indicazioni principali includono:
Vengono spesso usate per trattare epatocarcinomi e metastasi epatiche, soprattutto quando sono di dimensioni superiori a quelle trattabili con altre metodiche ablative.
Sono indicate per neoplasie renali che non possono essere rimosse chirurgicamente.
Sono anche utilizzate per trattare tumori primari e metastasi nei polmoni.
Efficaci nel trattamento di metastasi ossee o altre lesioni ossee dolorose, migliorando la qualità della vita dei pazienti.
Soprattutto nei pazienti non idonei alla chirurgia.
Le microonde generano calore rapidamente, permettendo di raggiungere alte temperature (fino a 160°C) in pochi secondi.
Garantisce un riscaldamento omogeneo del tessuto, creando ampie aree di necrosi coagulativa senza necessità di corrente elettrica.
Funziona efficacemente anche in tessuti complessi come il polmone e l’osso.
Può essere utilizzata sotto guida di Risonanza Magnetica, a differenza delle radiofrequenze che influenzano il campo magnetico.
Permette di trattare tumori di dimensioni considerevoli in tempi ridotti, ad esempio, un tumore di 4 cm può essere distrutto in meno di 10 minuti.
Riduce il rischio di danni ai tessuti circostanti grazie alla capacità di generare lesioni precise e ben delimitate.
Le diverse applicazioni